Cani da Catastrofe
Cani da catastrofe dopo il terremoto in Nepal
Il terremoto in Nepal del 25 aprile scorso ha colpito 8 milioni di persone, con migliaia di vittime e con un numero ancora maggiore di feriti. Come accade in queste circostanze si mette in moto una gigantesca e complessa macchina per i soccorsi, costituita da alimenti, medicinali, strutture per il ricovero e l’assistenza ai senza tetto e, ovviamente da squadre di specialisti nell’individuare eventuali superstiti al di sotto delle macerie. Le squadre cinofile provenienti da molti paesi, costituite da conduttori e cani addestrati ad individuare e segnalare la presenza di corpi rappresentano uno degli elementi fondamentali nell’ambito di questi soccorsi. Come per tutti i professionisti i cani da ricerca sono divisi per specialità a seconda che il loro specifico addestramento li porti a segnalare anche minime particelle di odori di persone vive, di cadaveri o di resti umani coinvolti in incendi; per soggetti di particolare abilità e addestrati con un adeguato training il risultato dei reperimenti può raggiungere il 100%. Una volta percepito e riconosciuto l’odore i cani segnalano ai conduttori e agli altri soccorritori il luogo in cui scavare per raggiungere l’obbiettivo. La felice eccitazione con cui questi cani segnalano i ritrovamenti è la riprova che la gioia di fare una cosa giusta non dipende dal contesto di distruzione e desolazione dei luoghi circostanti.