Colpa mia o tua ...
Colpa mia o colpa tua?
Nella maggior parte dei casi quando si parla di trasmissione di malattie si dà per scontato che il passaggio avvenga dagli animali al genere umano (zoonosi), basti pensare a parassitosi esterne (pulci, zecche, acari, micosi cutanee) o interne (parassiti intestinali). Un recente studio, effettuato retrospettivamente analizzando un elevatissimo numero di pubblicazioni scientifiche degli ultimi 30 anni ha invece evidenziato che per molte malattie il contagio avviene inversamente dall’uomo agli animali (antropozoonosi). Gli esempi più recenti comprendono Stafilococchi meticillino-resistenti, viurus influenzale A criptosporidiosi e Ascaris Lumbricoides, ma non mancano virus (influenza A, Epatite E, rotavirus, herpes, enterovirus, morbillo), protozoi (Isospora, Giardia), batteri (micobatterio della tubercolosi, Helicobacter pylori, Micoplasma, Salmonella, Shigella) e parassiti intestinali (tricocefali, strongyloides, coccidi). Le sedi dove è avvenuto il contagio sono le più disparate: ospedali umani, cliniche veterinarie, laboratori, mattatoi, parchi nazionali, zoo e anche abitazioni private. La tendenza al propagarsi delle antropozoonosi è in aumento, forse anche per la grande facilità e rapidità con cui persone ed animali sono in grado di spostarsi da un continente all’altro per cui un patogeno può raggiungere luoghi distanti migliaia di chilometri in meno di 24 ore. La ricerca auspica che il crescente problema della diffusione reciproca di malattie tra uomini ed animali possa essere monitorato globalmente attraverso una interazione tra tutte le organizzazioni che si occupano della salute pubblica.
Nella maggior parte dei casi quando si parla di trasmissione di malattie si dà per scontato che il passaggio avvenga dagli animali al genere umano (zoonosi), basti pensare a parassitosi esterne (pulci, zecche, acari, micosi cutanee) o interne (parassiti intestinali). Un recente studio, effettuato retrospettivamente analizzando un elevatissimo numero di pubblicazioni scientifiche degli ultimi 30 anni ha invece evidenziato che per molte malattie il contagio avviene inversamente dall’uomo agli animali (antropozoonosi). Gli esempi più recenti comprendono Stafilococchi meticillino-resistenti, viurus influenzale A criptosporidiosi e Ascaris Lumbricoides, ma non mancano virus (influenza A, Epatite E, rotavirus, herpes, enterovirus, morbillo), protozoi (Isospora, Giardia), batteri (micobatterio della tubercolosi, Helicobacter pylori, Micoplasma, Salmonella, Shigella) e parassiti intestinali (tricocefali, strongyloides, coccidi). Le sedi dove è avvenuto il contagio sono le più disparate: ospedali umani, cliniche veterinarie, laboratori, mattatoi, parchi nazionali, zoo e anche abitazioni private. La tendenza al propagarsi delle antropozoonosi è in aumento, forse anche per la grande facilità e rapidità con cui persone ed animali sono in grado di spostarsi da un continente all’altro per cui un patogeno può raggiungere luoghi distanti migliaia di chilometri in meno di 24 ore. La ricerca auspica che il crescente problema della diffusione reciproca di malattie tra uomini ed animali possa essere monitorato globalmente attraverso una interazione tra tutte le organizzazioni che si occupano della salute pubblica.