Cani e allergie
Cani incolpevoli in corso di allergia, anzi alleati
Spesso nella diagnosi delle cause predisponenti all’insorgenza delle crisi asmatiche gli animali (soprattutto cani e gatti) sono indicati come portatori di allergeni, contenuti nella saliva o nelle particelle di pelo ed epidermide. Al contrario in un recente studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences e riportato con evidenza da un autorevole pubblicazione quale il Wall Street Journal, si è affermato che bambini nati e cresciuti in case dove sono presenti cani risultano meno vulnerabili ad asma ed allergie. Il perdurante contatto con animali che conducono una normale vita di relazione assieme ai proprietari, con periodi anche passati in ambiente esterno ad esempio con passeggiate all’aria aperta, induce una favorevole selezione di microrganismi a livello intestinale (complessivamente descritti col termine di microbioma) nell’organismo delle persone conviventi, con conseguente diminuzione della reattività del sistema immunitario ai comuni allergeni. In particolare di uno dei batteri normalmente presenti nell’intestino (il Lactobacillus johnsonii ) si conosce la spontanea attività immunomodulatrice ma tale azione benefica viene notevolmente intensificata in quegli organismi che vengono a contatto con gli allergeni di origine canina. A meno che un bambino non evidenzi specificatamente una allergia agli allergeni inalatori che provengono dal mantello di cani e gatti, non esistono i presupposti scientifici per impedirgli di avere contatti con questi animali; al contrario le stimolazioni immunitarie conseguenti alla vicinanza con gli animali domestici costituiscono un fattore di prevenzione allo sviluppo di ulteriori allergie.