Coronavirus e animali
In questo periodo di limitazioni alla mobilità e alla vita di relazione tra le persone, i mezzi di comunicazione (social networks, stampa, televisione fino al semplice passaparola) sono pieni di affermazioni disparate, molte delle quali sono semplicemente fandonie senza motivazione scientifica. Tutto quanto attiene agli animali, soprattutto gli animali domestici, non sfugge a questo proliferare di notizie infondate e potenzialmente dannose.
Innanzitutto è opportuno ribadire che ad oggi non c’è alcuna evidenza scientifica che i pets possano trasmettere il virus ai loro proprietari. Gli unici casi documentati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) riferiscono di bassa positività in tre cani e un gatto a stretto contatto con proprietari ammalati di COVID-19. Nessun animale inoltre ha sviluppato i segni clinici della malattia, quindi fino ad ora gli animali con cui viviamo andrebbero considerati come vittime perché contagiati dall’uomo anche se in via eccezionale; cani e i gatti non portano il COVID-19 in casa quando escono all’aperto, né attraverso la saliva o il pelo.
Riteniamo pertanto utile far conoscere alcune semplici linee guida redatte dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) insieme all’agenzia stampa ANSA.
1. Se si è positivi al COVID-19 è bene non entrare in contatto diretto con i propri animali, così come con gli altri componenti della famiglia. Gli animali di casa potrebbero essere contagiati, seppure in via eccezionale. E’ bene perciò anche indossare guanti e mascherina e ridurre il tempo passato insieme allo stretto necessario.
2. Se si è ammalati e non si può uscire per la passeggiata col cane si può chiedere un aiuto ai vicini di casa o ai parenti e, ancora, alle associazioni animaliste che stanno operando in molte città. Consegnare il proprio cane ad estranei non aumenta la possibilità di contagi. Chi porta a spasso il cane, invece, dovrebbe indossare guanti e mascherina protettivi così come indicato quando si esce, come per andare a fare la spesa.
3. In assenza di familiari ammalati, la convivenza con cane e gatto può essere una ottima fonte di maggiore benessere e tranquillità. Via libera a carezza, coccole e abbracci che sono ritenuti anche curativi per l’umore di tutti i componenti della famiglia, adulti, anziani e bambini.
4. La passeggiata con il cane deve limitarsi al tempo necessario per le deiezioni e deve essere fatta nei pressi della propria abitazione. Le uscite perciò devono essere brevi.
5. Se il cane è abituato a fare attività motoria, in questo periodo non si può accompagnare a passeggiare a lungo. Si può invece metterlo a dieta, riducendo il numero di calorie ingerite col cibo, così da prevenirne un aumento ponderale, riducendo le dosi di cibo o scegliendo crocchette e cibo umido di tipo light.
6. Cosa si deve fare di ritorno dalla passeggiata col cane? Le zampe del cane non trasportano il COVID-19 in casa. Però per strada si sporcano ed è buona regola pulirle usando apposite salviette detergenti per la pulizia degli animali, oppure acqua e sapone o, ancora, amuchina diluita allo 0,05%. Non vanno usati sgrassatori detergenti, alcol o disinfettanti di altro genere che possono irritare la pelle ed essere tossici per il cane che tenderà ad eliminarne i residui leccandosi.
7. Cibo per animali: i negozi sono aperti e continuamente riforniti. Non c’è bisogno di fare scorte ma compratene una quantità che vi permetta di non dovervi rifornire di continuo. Dobbiamo restare a casa, non dimentichiamocelo.
8. Cani e gatti devono avere microchip e targhette di riconoscimento, non dimentichiamolo in questo periodo di isolamento perché possono comunque perdersi. Non dimentichiamo anche di applicare presidi sanitari come antipulci ed antiparassitari perché proteggono tutta la famiglia da fastidiose infezioni.
9. Controllate il libretto sanitario dei vostri animali: alcune vaccinazioni si possono rimandare altre invece sono più importanti per la salute di cani e proprietari. Gli ambulatori veterinari sono aperti per le cure necessarie ma gli ingressi sono regolati e scaglionati perciò telefonate al veterinario per chiarimenti ed eventuali appuntamenti.
10. Se cani e gatti si ammalano è consentito andare dal veterinario, previo appuntamento telefonico.
Innanzitutto è opportuno ribadire che ad oggi non c’è alcuna evidenza scientifica che i pets possano trasmettere il virus ai loro proprietari. Gli unici casi documentati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) riferiscono di bassa positività in tre cani e un gatto a stretto contatto con proprietari ammalati di COVID-19. Nessun animale inoltre ha sviluppato i segni clinici della malattia, quindi fino ad ora gli animali con cui viviamo andrebbero considerati come vittime perché contagiati dall’uomo anche se in via eccezionale; cani e i gatti non portano il COVID-19 in casa quando escono all’aperto, né attraverso la saliva o il pelo.
Riteniamo pertanto utile far conoscere alcune semplici linee guida redatte dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) insieme all’agenzia stampa ANSA.
1. Se si è positivi al COVID-19 è bene non entrare in contatto diretto con i propri animali, così come con gli altri componenti della famiglia. Gli animali di casa potrebbero essere contagiati, seppure in via eccezionale. E’ bene perciò anche indossare guanti e mascherina e ridurre il tempo passato insieme allo stretto necessario.
2. Se si è ammalati e non si può uscire per la passeggiata col cane si può chiedere un aiuto ai vicini di casa o ai parenti e, ancora, alle associazioni animaliste che stanno operando in molte città. Consegnare il proprio cane ad estranei non aumenta la possibilità di contagi. Chi porta a spasso il cane, invece, dovrebbe indossare guanti e mascherina protettivi così come indicato quando si esce, come per andare a fare la spesa.
3. In assenza di familiari ammalati, la convivenza con cane e gatto può essere una ottima fonte di maggiore benessere e tranquillità. Via libera a carezza, coccole e abbracci che sono ritenuti anche curativi per l’umore di tutti i componenti della famiglia, adulti, anziani e bambini.
4. La passeggiata con il cane deve limitarsi al tempo necessario per le deiezioni e deve essere fatta nei pressi della propria abitazione. Le uscite perciò devono essere brevi.
5. Se il cane è abituato a fare attività motoria, in questo periodo non si può accompagnare a passeggiare a lungo. Si può invece metterlo a dieta, riducendo il numero di calorie ingerite col cibo, così da prevenirne un aumento ponderale, riducendo le dosi di cibo o scegliendo crocchette e cibo umido di tipo light.
6. Cosa si deve fare di ritorno dalla passeggiata col cane? Le zampe del cane non trasportano il COVID-19 in casa. Però per strada si sporcano ed è buona regola pulirle usando apposite salviette detergenti per la pulizia degli animali, oppure acqua e sapone o, ancora, amuchina diluita allo 0,05%. Non vanno usati sgrassatori detergenti, alcol o disinfettanti di altro genere che possono irritare la pelle ed essere tossici per il cane che tenderà ad eliminarne i residui leccandosi.
7. Cibo per animali: i negozi sono aperti e continuamente riforniti. Non c’è bisogno di fare scorte ma compratene una quantità che vi permetta di non dovervi rifornire di continuo. Dobbiamo restare a casa, non dimentichiamocelo.
8. Cani e gatti devono avere microchip e targhette di riconoscimento, non dimentichiamolo in questo periodo di isolamento perché possono comunque perdersi. Non dimentichiamo anche di applicare presidi sanitari come antipulci ed antiparassitari perché proteggono tutta la famiglia da fastidiose infezioni.
9. Controllate il libretto sanitario dei vostri animali: alcune vaccinazioni si possono rimandare altre invece sono più importanti per la salute di cani e proprietari. Gli ambulatori veterinari sono aperti per le cure necessarie ma gli ingressi sono regolati e scaglionati perciò telefonate al veterinario per chiarimenti ed eventuali appuntamenti.
10. Se cani e gatti si ammalano è consentito andare dal veterinario, previo appuntamento telefonico.