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Animali da compagnia: preziosi anti-stress da pandemia

La dottoressa Elisa Silvia Colombo ci fornisce questa utilissime informazioni sulle implicazioni inerenti al rapporto proprietari / animali conseguenti alla forzata quarantena in casa.
 
Animali da compagnia: preziosi anti-stress da pandemia
 
Gli animali da compagnia possono essere considerati una preziosa fonte di supporto in grado di alleviare lo stress indotto dalla quarantena imposta per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus: è quanto affermano alcuni ricercatori afferenti a due università statunitensi, in un recente articolo pubblicato sulla rivista “Society Register”.
Sebbene la necessità di contenere e scongiurare il contagio sia prioritaria e l’attenzione sia focalizzata sull’adozione e lo sviluppo di misure che permettano di contrastare i rischi per la salute fisica delle persone, è importante non trascurare la salute mentale, messa a dura prova dalla pandemia in corso e dalle misure restrittive che siamo costretti a rispettare.
Diversi sono i fattori legati all’epidemia che provocano stress e incidono negativamente sul nostro benessere psicologico:
  • la paura di contrarre o trasmettere l’infezione;
  • l’isolamento, che comporta la perdita della routine e la riduzione dei contatti fisici e sociali;
  • la limitazione della possibilità di movimento;
  • il prolungarsi delle misure restrittive nel tempo;
  • il timore o la consapevolezza di non avere una sistemazione adeguata o sufficienti scorte di cibo, acqua, abiti;
  • l’incertezza delle informazioni relative alle misure da rispettare o allo scopo della quarantena;
  • l’insicurezza economica data dall’impossibilità di svolgere la propria attività lavorativa.
Tra questi elementi, la solitudine e l’isolamento dovuti al distanziamento sociale prolungato sono forse quelli a cui l’essere umano, animale sociale, fa più fatica ad adattarsi: all’ansia dovuta alla paura del virus si aggiungono così la noia, la frustrazione, la rabbia, la tristezza e una riduzione delle attività fonte di piacere.
Ma in che modo i cosiddetti “pet” possono essere di aiuto in uno scenario tanto complesso?
È noto da tempo che il contatto e l’interazione con un animale da compagnia comportano per l’uomo una serie di benefici, sia dal punto vista fisico che psicologico: accarezzare, coccolare, abbracciare e persino scambiare sguardi con il proprio animale riducono la frequenza cardiaca e respiratoria e la pressione sanguigna, mitigando gli effetti dello stress sul corpo anche in condizioni di forte ansia. Gli animali hanno quindi un effetto calmante. Inoltre, nelle situazioni di isolamento, soprattutto per chi vive solo, l’animale può rappresentare non solo una fonte di compagnia e di conforto, ma può anche favorire le relazioni sociali con altri esseri umani, fornendo spunti di conversazione che avvicinano le persone, anche tramite la condivisione on line di fotografie e articoli che lo riguardano.
Infine, le attività legate al prendersi cura di un animale contribuiscono al nostro senso di auto-efficacia, ovvero ci fanno sentire capaci e competenti nell’accudirlo, e rappresentano una grossa fonte di motivazione:  è stato osservato che i proprietari di animali da compagnia tendono a seguire un’alimentazione più sana e a prendersi maggiormente cura di sé in virtù del senso di responsabilità verso l’animale, che dipende da loro in tutto e per tutto, e chi ha un cane è più invogliato a fare attività fisica e ad uscire di casa grazie alla necessità di portarlo a passeggio.
Alla luce di queste conoscenze, gli autori dell’articolo osservano come gli animali da compagnia possano rappresentare un importante supporto in grado di alleviare anche lo stress dovuto all’epidemia e alla quarantena,  alleviando il senso di solitudine, aiutandoci a mantenere una routine legata alle attività necessarie per accudirli (utili a scandire le giornate e a non lasciarci prendere dall’indolenza), distraendoci dal pensiero dell’emergenza sanitaria in corso, rappresentando una fonte di contatto fisico e di conforto, favorendo le relazioni sociali on line e permettendoci in alcuni casi di uscire di casa, portando i cani a passeggio entro i limiti consentiti dai regolamenti.
È importante che anche le istituzioni siano consapevoli del ruolo prezioso che gli animali da compagnia ricoprono nella vita delle persone, anche nel contesto della pandemia, assicurandosi di garantire tutti i servizi necessari al mantenimento del loro benessere, quali la disponibilità degli alimenti destinati al loro consumo, l’accessibilità delle strutture veterinarie e la possibilità di usufruire di servizi in grado di garantire cure agli animali nel caso in cui il proprietario venisse ricoverato o non potesse uscire di casa, così da ridurre le potenziali fonti di stress a cui siamo esposti a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
 
Fonte: HOY-GERLACH, J. A. N. E. T., RAUKTIS, M., & NEWHILL, C. (2020). (NON-HUMAN) ANIMAL COMPANIONSHIP: A CRUCIAL SUPPORT FOR PEOPLE DURING THE COVID-19 PANDEMIC. Society Register, 4(2), 109-120. DOI: 10.14746/sr.2020.4.2.08
Traduzione della Dr.ssa Elisa Silvia Colombo, Psicologa clinica PhD E-Mail: elisasilvia.colombo@yahoo.it 

 
Data: 24-04-2020
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